C'è qualcuno. Un ombra in casa
- Redazione
- 12 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min

"Questa è la foto di una mia amica, mentre scattava un selfie in casa. La madre ha lasciato il marito, che era molto violento e si sono trasferite in questo appartamento verso Luglio dello scorso anno. Hanno avuto strane esperienze in questa casa e avrebbero voluto andarsene, ma sono state bloccate in un contratto di locazione di 1 anno. Si sposteranno a Luglio appena il loro contratto di locazione scadrà.
Quindi la mia amica vive con sua madre e suo fratello di 5 anni; la madre era al lavoro e lui era a scuola, era completamente sola quel giorno.
Sua madre ha detto che riesce a sentire una presenza a volte quando è sola a casa ma non così spesso come sua figlia, non gli piace molto parlarne perché non vogliono spaventare il fratellino. Sua mamma ha detto alla mia, che oltre a sentire la presenza e vedere una figura con la coda dell'occhio, ha ha iniziato a sperimentare quelle che sembrano proprio paralisi nel sonno. Fondamentalmente si sveglia nel cuore della notte e non riesce ad alzarsi, se non dopo un paio di minuti.
Quindi questa era solo una normale foto scattata con il filtro "doggy filter"(il filtro che aggiunge orecchie e lingua da cane alla foto).
Ho aggiunto le emoji per proteggere la sua identità, ha 17 anni.
La testimonianza sembra sincera. Non è certa l'attendibilità della fonte trattandosi di terza persona. La foto originale non ha subito modifiche se non nell'aggiunta dell'emoji.
Viene da chiedersi come mai la ragazza abbia scattato un selfie con quell'angolazione e l'amica risponde:
"non so perché ha usato quell'angolazione, forse per una buona illuminazione? in effetti nell'originale (senza emoji) il suo viso e del suo trucco, sono venuti molto bene".
In effetti, è un angolazione molto comune nei selfie
Un altra ipotesi è che si tratti di un cappotto o più abiti appesi ad un gancio, ma anche in questo caso la risposta è stata:
"Non c'è un attaccapanni lì e non ho mai visto nulla in quella zona del corridoio dove potresse venir appeso un cappotto".
Purtroppo la sovrapposizione dei capelli su quella sagoma scura, non mi ha permesso di migliorare il presunto spettro e sicuramente questa sovrapposizione, all'occhio più inesperto, può dare adito a pareidolie. Ciò non toglie che la sagoma sia un anomalia a detta della ragazza e della sua amica. Che la foto coincida con quello che la madre e la figlia assseriscono di vedere con la coda dell'occhio non da prova che gli eventi siano collegati.
Vedere ombre con la coda dell'occhio può essere sintomo di stress, dove o effettivamente ciò che è presente nella visione periferica assume una conformazione diversa da quella originale, oppure un elemento che l'occhio vede non viene riconosciuto propriamente dal nostro cervello. Come ha raccontato la ragazza, sicuramente quest'ultimo periodo è stato molto difficile per la madre e la figlia, trasferitesi dopo essersi allontanate dal marito violento.
Anche quella che la ragazza definisce paralisi nel sonno, potrebbe essere attribuita al particolare periodo di stress e tormento interiore.
Ricordiamo che la paralisi nel sonno è un disturbo che molte persone sperimentano, si stima che almeno una volta nella vita, tutti ne facciano esperienza.
Siamo in presenza di uno dei famosi uomini ombra? Le paralisi nel sonno sono collegate a questa presenza, oppure semplicemente allo stress?
A voi i commenti.
Per saperne di più sulle paralisi del sonno:
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